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venerdì 13 giugno 2008

Caffè degli oleandri, le sue birre alla spina e in bottiglia

Le birre alla spina
Hoegaarden
e
Forst
Deve essere stato un uomo saggio a inventare la birra.
-Platone-

Hoegaarden è il nome di un birrificio fondato da Pierre Celis nella città di Hoegaarden, nelle Fiandre nel 1966.Dopo un incendio nel 1988, la birreria venne comprata dalla InBev, che aveva sede nella vicina Lovanio. Pierre Celis si spostò quindi negli Stati Uniti, dove fondò la Birreria Celis ad Austin, in Texas.
La Birra Hoegaarden è considerata la regina delle birre bianche (o weizen, o weisse, o blanche, o witbier...) termine che, mai come in questa birra, sembra calzare bene: si tratta infatti di una birra estremamente chiara.
Un altro elemento inconfondibile è la schiuma: bianca, spumosa, persistente e profumata di scorze d’arancio. Il gusto è quello fresco e acidulo del frumento belga, con un leggero fondo di miele e lievito; il retrogusto lieve ma persistente è chiaramente di succo di limone.
Tradizione
Esiste una tradizione riguardo questa birra: la prima Hoegaarden della giornata dovrebbe essere bevuta completamente in "non più di tre sorsi". Tuttavia non importa la quantità di birra bevuta nei primi due, purché con il terzo sorso la si finisca.
(Ovviamente la tradizione fa riferimento al bicchiere da 25 cl!)
Una birra forte, un tabacco profumato e una donna, questo è piacere.
-Goethe-

Forst
Storia
L'azienda è stata fondata nel 1857 a Foresta (Forst), oggi frazione di Lagundo-Algund all'epoca di Marlengo-Marling. L'azienda e la birra prende il nome da questa località dove oggi termina la superstrada Bolzano-Merano (Me-Bo).
Josef Fuchs, il capostitipe della dinastia che ancora oggi posside le azioni della Birreria, fece costruire il primo stabilimento della birreria Forst dove ancora oggi è collocato (dove può servirsi di notevoli quantità di acqua di sorgente del monte San Giuseppe).
Nel corso degli anni, la Forst si è sviluppata sino a divenire una delle principali aziende produttrici di birra in Italia. A tutt'oggi l'azienda è di proprietà della famiglia Fuchs.

Le birre in bottiglia

I teologi pensano di sapere le domande. Gli scienziati pensano di sapere le risposte. Io penso che sia ora di aprire un'altra birra.
-Anonimo-
Dab
L’anno 1868 è una pietra miliare nella storia della birra tedesca. Laurenz Fischer, Heinrich e Friedrich Mauritz, insieme al mastro birraio Heinrich Herberz, creano una fabbrica di birra a bassa fermentazione, la fabbrica che più tardi si chiamerà Dortmunder Actien Brauerei, DAB. A Dortmund comincia così una nuova epoca. Il nuovo marchio DAB diventa in tutto il mondo il simbolo della cultura tedesca della birra. Nel 1879 la birra DAB era già esportata in Olanda, Belgio, Francia, India, Giappone e Australia. La crescente popolarità della birra DAB non fu un caso, ma la logica conseguenza della sua alta qualità: gli ingredienti migliori e metodi di produzione all’avanguardia. Oggi DAB è l\\\'ambasciatrice della cultura tedesca della birra nel mondo. La moderna tecnologia permette a DAB di riscoprire le fragranze dei tempi passati, con l’accurata selezione delle materie prime e l’eliminazione di tutti i trattamenti inutili sul prodotto finito. Da qui nasce il progetto di produzione di birra cruda, non pastorizzata, con le più ampie possibilità di mantenere la qualità nel tempo. La pastorizzazione ovvero il trattamento termico del prodotto confezionato è sempre stato l’unico mezzo che consentiva la vendita transnazionale. Produrre la DAB Cruda, eliminando il processo di pastorizzazione permette di preservare tutte le fragranze originarie e naturali della birra. DAB Cruda è una birra chiara non pastorizzata, tutta naturale, prodotta a Dortmund (in Germania), solo con acqua, malto e luppolo, secondo la legge della genuinità del 1516. DAB Cruda ha la leggerezza della birra draft quality: in bottiglia e in lattina la stessa qualità di una DAB ben spillata. La birra, ha una gradazione alcolica del 5% vol., prodotta secondo il tipico metodo a bassa fermentazione, con un gusto morbido e gradevolmente amaro, che esalta soprattutto la cucina mediterranea; si sposa perfettamente a primi di pasta, risotti, secondi di pesce e di carne, oltre che naturalmente a insalate e piatti leggeri. Dab Cruda è in grado di stimolare nuovi accostamenti, soprattutto con ricette raffinate di alta cucina, ispirando anche gli chef ad utilizzarla come ingrediente per originali antipasti, gustosi risotti, spezzatini, soffici zabaioni, biscotti e sorbetti.
Vinum est donazio dei, cervetia traditio umana...
-Martin Lutero-

Corona Extra
La Corona, denominata Corona Extra, è una marca di birra messicana di tipo pilsner, appartenente al gruppo Grupo Modelo.
E' una delle birre più conosciute e diffuse al mondo, presente in circa 150 paesi al mondo.
Caratteristiche
La Corona è una birra bionda, con una gradazione alcolica di 4,6 % in volume di alcool e si presenta con un bel colore oro, con una schiuma sottile ed evanescente. È proprio la mancanza della schiuma il motivo per il quale questa birra va consumata rigorosamente e direttamente dalla bottiglia: l' assenza della schiuma favorirebbe una eccessiva ossigenazione del prodotto, alterandone il sapore.
E' una birra gradevole, leggermente amarognola, dal lieve retrogusto luppolato, da consumare ad una temperatura di 5-7 gradi ed è preferibile accompagnarla con una sottile fetta di limone o lime infilata nel collo della bottiglia per esaltarne la freschezza ed aumentarne l' effetto dissetante. L' imboccatura della bottiglia da cospargere con sale.
Non c'è niente di meglio di una birra con un amico, specialmente se dopo c'è la seconda!
-Marco Moltisanti-
Ceres
Nel il 1856 il fondatore della birreria di Aarhus, M.C. Lottrup, sceglie il nome di Ceres per onorare la dea della fertilità. E la fertile attività della birreria non esita a dare i suoi frutti: nel 1888 Ceres riceve "L'elogio con medaglia" per il suo impianto e per la sua birra doppio malto. Nel 1914 ottiene la nomina di "Fornitore della Corte Danese". Nel 2006 ha festeggiato i suoi 150 anni come uno dei più importanti gruppi birrai a livello mondiale.

Come disse Galileo dopo OTTO birre: "Datemi un punto d'appoggio... che quando so 'mbriaco mi c'appoggio!"

-Folco e Turibio-

Heineken
L'Heineken è un azienda olandese produttrice di birra fondata nel 1863 quando Gerard Adriaan Heineken acquisì una piccola birreria ad Amsterdam.
Secondo il sito corporate al gruppo Heineken appartengono più di 130 stabilimenti in più di 65 paesi in cui lavorano oltre 57.000 persone che producono circa 132 milioni di ettolitri divisi in 170 marchi di birre speciali, locali, regionali e premium internazionali, tra cui Cruzcampo, Tiger, Żywiec, Starobrno, Ochota, Murphy’s, Star, Amstel e anche Heineken.
È il quarto produttore di birra mondiale dopo Inbev, Anheuser-Busch, e SABMiller.
Storia
Questa sezione è solo un abbozzo. Se puoi, contribuisci ad ampliarla.
Nel gennaio 2008 insieme a Carlsberg ha acquistato il controllo del gruppo britannico Scottish & Newcastle ottenendo il controllo delle attività di S&N in Gran Bretagna.
Il caso Pedavena
Il 22 settembre 2004 la Heineken annunciava la chiusura dello stabilimento di Pedavena, storico birrificio del bellunese, che era il principale motore occupazionale per gli abitanti della zona. In seguito a un colloquio tra il sindaco di Pedavena e il gruppo dirigenziale della multinazionale, il 22 gennaio 2005 veniva costituito il "Comitato Birreria Pedavena", con lo scopo di mantenere la produzione, e che si mosse raccogliendo petizioni e coinvolgendo l'opinione pubblica. Alla fine del 2004 un accordo tra le organizzazioni sindacali e Heineken Italia posticipò la chiusura al settembre del 2005: la multinazionale si dimostrò disponibile ad una vendita non pregiudiziale della fabbrica. Grazie anche all'aiuto di personaggi quali Beppe Grillo, il volantinaggio durante la Fiera di Rimini Pianeta Birra, la realizzazione di libri sulla vicenda, una manifestazione d’arte in difesa dello stabilimento, la partecipazione alla Regata storica di Venezia ed altro, si giunse nel gennaio del 2006 alla vendita da parte di Heineken Italia dello stabilimento, che ora produce la Birra Pedavena, alla Birra Castello di San Giorgio di Nogaro (Udine).

...Dio creò la birra per impedire ai giocatori di rugby di conquistare il mondo...
-Rizzo-
Mc Farland
ROSSA D'IRLANDA
Fate la prova. Domandate a chi si intende di birra quali sono le irlandesi. Con tutta probabilità vi risponderà: le mitiche stout, in primo luogo la Guinness (seguita a ruota dalla Murphy's), poi le lager, come la Harp.
Ma la "verde isola" ha una tradizione anche di birre rosse: le dolci e corpose ale, che differiscono dalle inglesi proprio per il gusto più amabile e per il corpo più sostanzioso.
Ottimo esempio di ale irlandese è la McFarland, la Red Beer che si riconosce per i tre levrieri bianchi sull'etichetta rosso scuro.Di colore ambrato intenso, appena versata sviluppa una schiuma compatta ma non troppo persistente. Al naso, la McFarland propone profumi di malto tostato e miele (più in evidenza), seguiti da sentori fruttati. Assaporandola si coglie un'iniziale effervescenza, subito sostituita da un gusto leggermente amaro e caramellato.
Di medio tenore alcolico (5,6%), McFarland va servita alla temperatura di 11° C. nel calice grande a tulipano, quello che consente all'aroma di esprimersi al massimo. L'abbinamento ideale per questa ale sono i formaggi a pasta dura. Ma non disdegna di accompagnarsi anche alle torte salate a base di carne.
"non solostout e lagerdalla verdeIrlanda"
Originariamente di proprietà della Murphy Brewery, la McFarland appartiene oggi al colosso Heineken e viene prodotta in Italia. Definire il marchio olandese un colosso non è un’esagerazione. Si pensi soltanto che oltre all’omonima birra di Amsterdam, la Heineken appunto, questo marchio controlla Amstel, Birra Moretti, Dreher, Buckler, Henninger, Ichnusa, Murphy’s, Pedavena, Adelscott, Affligem e Fischer. Solo per citare le più importanti!
Conoscere i luoghi, vicino o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica vera, è geografia.
-Goethe-
Birra Moretti

Inizialmente una fabbrica di ghiaccio in territorio occupato dagli austriaci, la birra Moretti, da birra regionale friulana è diventata un punto fermo nel panorama birraio italiano Tra l'altro il testimonial (logo) della Moretti è l' icona di un uomo (bevitore schietto e sincero), l'unico logo (esistente) di birra a rappresenterare un uomo. -->
Birra Moretti: nata in un epoca tumultuosaLa “Fabbrica di birra e ghiaccio” di Luigi Moretti venne fondata nel 1859 a Udine, quando ancora il Friuli faceva parte dell’impero Austroungarico. Al tempo la città era impegnata principalmente nei settori dell’artigianato e del commercio ma anche in una fervente attività politica che mirava all’indipendenza della regione. Gli austriaci infatti occupavano attivamente la città con guarnigioni dell’esercito e il presidio di alcune fortezze, e gli attriti con la gente del posto non erano infrequenti.Luigi Moretti, figlio di mercanti, lavorava nel commercio di alimentari ed alcolici, birra compresa, che acquistava in Austria. Fu nell’anno delle battaglie di San Martino e Solferino che decise di iniziare la costruzione della propria fabbrica di birra. Da allora la Moretti cominciò a riscuotere i primi successi, dapprima a livello locale, poi a livello regionale.La nascita del Baffo MorettiFu solo nel 1942 che questa birra cominciò ad essere rappresentata col “Baffo”, quando si era ormai in tutto il Friuli da più di ottanta anni. Passeggiando per strada, il Commendatore Lao Menazzi Moretti incrociò un vecchietto seduto ad un tavolo della trattoria Boschetti, a Trigesimo, e capì immediatamente che era il personaggio ideale per fungere da testimonial per la propria birra. Gli chiese se poteva fotografarlo ed il vecchietto assentì, chiedendo in cambio chiese solamente di offrirgli da bere. Le foto però non vennero utilizzate fino alla fine della guerra quando vennero consegnate a Segala, un famoso cartellonista. Dalle sue mani nacque così il primo poster “col Baffo” della birra Moretti, affisso per anni in tutti i negozi e birrerie dove si vendeva questa bevanda. In seguito il Baffo venne stampato anche sull’etichetta della birra provocando un forte processo di identificazione del pubblico, segno che l’idea del Commendator Moretti era vincente. Durante gli anni ’70 vennero prodotti una serie di caroselli da Bruno Bozzetto, ed il protagonista era sempre il baffo col boccale, in versione cartone animato. E’ nel 2000 che l’Uomo di Birra Moretti viene mostrato in carne ed ossa per la prima volta in occasione della nuova campagna pubblicitaria ed è attualmente interpretato dall’attore Orso Maria Guerrini.Oggi, un italiana apprezzata nel mondoPrevalentemente birra nazionale, negli ultimi anni la moretti sta acquistando un respiro più internazionale, vincendo diversi premi in competizioni mondiali. Nel 2000, alla World Beer Cup in Colorado, contro centinaia di partecipanti, si è classificata prima nella sezione per le birre bionde e seconda con Moretti La Rossa nella sezione dedicata alle birre scure. Nell’edizione del 2004 ha guadagnato il terzo posto con la Moretti Doppio Malto nella sezione Strong Ale. E' anche organizzatrice del trofeo Birra Moretti, torneo di calcio che negli ultimi anni ha acquisito un certo prestigio.
Diego Peroni

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